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Living Better
Vado a vivere da solo

La Guida all’abitare: uno strumento per chi opera per favorire l’integrazione di ragazzi e ragazze arrivati nel nostro Paese.

Segnaliamo un’interessante iniziativa promossa dal Consiglio Italiano per i Rifugiati, Comunità Progetto e Refugees Welcome all’interno dell’Azione 3 ANIMATI …… Verso la CASA del progetto VITAMINA – ANIMATI Verso… Azioni di contrasto all’emergenza COVID19 finanziato dall’iniziativa Never Alone, per un domani possibile.

La precarietà dei contratti di lavoro non permette ai rifugiati, ai neomaggiorenni e ai titolari di varie forme di protezione, in uscita dell’accoglienza, di assumere impegni di lungo periodo con il proprietario dell’abitazione, che non si fida della capacità di mantenere il pagamento dell’affitto nel tempo.

Vado a vivere da solo. Guida all’abitare vuole essere uno strumento utile alle figure di sostegno che si trovano ad affiancare i giovani migranti nella delicatissima fase dell’uscita dal circuito dell’accoglienza.

Vogliamo consegnare agli operatori sociali, ai Tutori volontari, ai Tutori sociali, ma anche ai volontari che sono punti di riferimento solidi per i ragazzi e le ragazze che costruiscono il loro percorso di autonomia, una Guida che li possa sostenere nel loro impegno quotidiano.

Quella che segue non è un’analisi e riflessione sul lavoro di accompagnamento sociale all’abitare, ma la condivisione di una metodologia e di strumenti che possono essere utilizzati in modo diretto da chi opera per favorire l’integrazione di ragazzi e ragazze arrivati nel nostro Paese.

La Guida è composta da un corpo centrale, che presenta il percorso di accompagnamento sociale all’abitare, e da una serie di veri e propri “attrezzi del lavoro”: approfondimenti, schede informative indirizzate agli utenti, check list e buone prassi. Obiettivo è tracciare la strada che i ragazzi e le ragazze si troveranno a percorrere, mettendo a disposizione “tools”, consigli e pratiche che possano rendere questo percorso il meno accidentato possibile.
Avrete notato che parliamo di “abitare”, non di casa.

All’interno di questa Guida ci riferiremo, infatti, a un insieme ampio di pratiche, che non si esauriscono nel concetto tradizionale di casa.
L’uscita dal circuito dell’accoglienza non obbligatoriamente vedrà i ragazzi e le ragazze entrare in un alloggio autonomo, ma potrebbe prevedere passaggi in soluzioni transitorie, caratterizzate da diverse gradazioni d’indipendenza, di oneri e di responsabilità.

Non solo la casa, ma anche la stanza, le coabitazioni, l’accoglienza in famiglia, l’edilizia residenziale sociale. Proposte che, laddove disponibili sul territorio di riferimento, spesso ben si adattano alle esigenze dei giovani migranti di cui ci occupiamo. E che dove non esistenti, sarebbe molto importante cercare di sollecitare.

Un aspetto su cui vogliamo porre particolare attenzione è, inoltre,la costruzione di una forte rete di sostegno intorno ai minori stranieri non accompagnati e ai giovani migranti.

Per questa ragione la Guida si indirizza anche a chi a titolo volontario, formale o non formale, si trova a interagire con loro. Non perché il lavoro di accompagnamento sociale debba e possa essere realizzato da tutte le figure di sostegno, è infatti di stretta competenza degli operatori sociali delle comunità/centri di accoglienza e dei servizi territoriali di riferimento, ma perché crediamo che sia essenziale rafforzare la rete, la comunità intorno al singolo, qualificando chi riveste un ruolo nel percorso di integrazione di quanti sono arrivati in Italia da minori e soli.”

SCARICA LA GUIDA >> vitamina-guida-all-abitare

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