Living Better guarda lontano.
L’esperienza di rete e le collaborazioni attivate per lo sviluppo del progetto in occasione del bando Territori inclusivi promosso da Compagnia di San Paolo, sono un progetto ma prima ancora l’avvio di un processo.
Il partenariato che si è costituito è profondamente convinto della necessità di condividere pratiche che possano diventare strumenti operativi per una gestione più efficace e continuativa dei servizi che si rivolgono alle persone più fragili.
Perché la qualità delle iniziative e dei progetti, le tante energie che si attivano devono prima di tutto produrre impatti positivi e ricadute concrete.
Il progetto si propone quindi di perseguire, quale obiettivo di ogni singola azione, la messa a sistema della rete territoriale, il rafforzamento delle relazioni, il miglioramento e la diffusione di competenze, la condivisione di linguaggi, strumenti e strategie innovative.
Manifesto
Living Better si propone di elaborare e promuover un “manifesto” quale espressione delle responsabilità e degli impegni che la rete intende perseguire a favore dei cittadini più fragili e del loro territorio. Un documento che vuole esprimere e rappresentare principi e metodologie a cui riferirsi per promuovere una reale cultura inclusiva. Per lasciare in dote al territorio un kit di strumenti utili.
Il tavolo di regia
Il tavolo attivato con il progetto Living Better si propone come luogo aperto di confronto e collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali e comunitari.
Intende favorire la creazione di una cultura comune, il consolidarsi di prassi condivise, lo scambio di dati e informazioni, una mappatura costante dei servizi.
Il Team Building territoriale
Le persone e le organizzazioni che gestiscono le attività sono la risorsa fondamentale perché il processo innescato da Living Better produca effetti duraturi e positivi. Momenti di accompagnamento, laboratori formativi, attività di animazione accompagneranno tutta la durata del progetto.
Un vero e proprio “team building territoriale” attraverso il quale le persone coinvolte operativamente dalle diverse azioni saranno facilitate nella reciproca interazione attraverso la promozione di momenti relazionali, di condivisione emotiva e di rielaborazione del percorso.